Abruzzese di nascita, trascorsi i molti anni ad Ancona dove si formò artisticamente, Mario lupo, pittore autodidatta, scelse come residenza definitiva la città di San Benedetto Del Tronto installando il suo studio a Grottammare.
Dal 1954 iniziò a tenere mostre e rassegne personali nelle principali città italiane, esponendo inoltre a New York, Stoccolma, Parigi, Saint’Etienne, Ginevra, Zurigo, Amsterdam, Norimberga, Toronto. Dal 1966 lavorò a Grottammare, e proprio in questa città si svolse nel 1978 la sua prima antologica con la pubblicazione del volume monografico “Qualche miglio di tela olona” curato da Giovanni Maria Farroni.
Dal suo studio, il Maestro si dedica alla descrizione dei lenti e assolati giorni dei paesaggi marini, e alla resilienza e la dedizione di chi abita quei luoghi.
“L’attributo più pertinente che può spettargli è quello di “solitario”, anche e soprattutto riferito alla sua pittura, che è priva di ascendenze e di parentele con gruppi o movimenti culturali, ma rappresenta qualcosa di autonomo e di personale [...]” – tratto da Qualche miglio di tela olona – Giovanni Maria Farroni